Nell’anno del 250° anniversario dalla nascita di Beethoven, Louis Lortie rende omaggio al compositore di Bonn con un recital che accosta tre opere apparentemente distanti tra loro, all’interno del corpus delle 32 Sonate di Beethoven, ma accomunate da un intenso lirismo: la n. 4, dedicata al maestro Haydn, la n. 14, che dà il nome alla serata in virtù del famoso titolo apocrifo “Al chiaro di luna”, e la n. 30, che splende con il suo luminoso mi maggiore nel trittico sublime delle ultime Sonate.
Per Beethoven il pianoforte è il banco di prova per sperimentare nuove forme espressive e per modellare la forma alle proprie esigenze poetiche. Il concerto accompagnerà l’ascoltatore attraverso una graduale comprensione di quella rottura delle regole di una forma-sonata classica verso una forma musicale più libera e anticipatrice del Romanticismo.
Musicisti
Louis Lortie, pianoforte
Musiche
Beethoven
Sonata per pianoforte n. 4 in mi bemolle maggiore op. 7
Beethoven
Sonata per pianoforte n. 30 in mi maggiore op. 109
Beethoven
Sonata per pianoforte n. 14 in do diesis minore op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna”
Annotazioni personali sul Recital dedicato alle Sonate di Beethoven, a cura di Louis Lortie
La celebre Sonata “Al Chiaro di Luna” che conclude il programma di questa serata racchiude nel titolo la dicitura non consueta “quasi una Fantasia”. Questo titolo sarebbe infatti stato appropriato per qualsiasi saggio biografico riguardo alla famosa “amata lontana”, la cui identità rimane misteriosa ancora oggi, due secoli dopo la scomparsa del genio viennese.
Leggendo riguardo alle potenziali candidate ad essere “l’amata lontana”, sono rimasto colpito da quante di loro avessero nome italiano e dal fatto che molte provenissero da questa zona.
Ho quindi deciso, con fantasia, di eseguire tre sonate dedicate ai nomi della lista che risultavano collegati alla zona del Lario.
L’Op. 7 è la prima sonata denominata “Grande sonate pour le pianoforte” e possiede un senso di infinito, conferito dal suo ampio spaziare, che la rende forse la prima vera sonata romantica. I silenzi nei movimenti lenti hanno la stessa importanza della musica. L’atmosfera e le modulazioni che si incontrano nel terzo e nel quarto movimento sono così profetiche che qualcuno potrebbe dire che Schubert abbia trovato già abbozzate in quest’opera quelle che saranno le sue meditazioni filosofiche.
Il brano è dedicato a Babette von Keglevich, contessa Odeschalchi. La famiglia degli Odescalchi è molto conosciuta a Como, sua città d’origine. La contessa aveva 16 anni quando Beethoven divenne il suo insegnante. Viveva accanto alla contessa e le sue visite sono descritte in questo modo: “Uno dei tanti capricci che Beethoven aveva, lo troviamo nel fatto che, vivendo lui così vicino, veniva a fare lezione in vestaglia, pantofole e con il berretto con le nappine”.
L’Op. 109 è dedicata a Maximiliane Brentano, figlia di Antonie Brentano e imparentata con la famosa scrittrice tedesca Bettina Brentano. Sappiamo che Bettina ebbe una relazione con Goethe e che incontrò Beethoven presso una località termale. L’entità del loro rapporto rimane a tutt’oggi poco conosciuta. Molti pensano che Antonie fosse la vera “amata lontana”. La famiglia Brentano è probabilmente la più famosa a Tremezzo ed ebbe particolare successo nell’esportazione di prodotti in paesi distanti come la Germania, dove riuscirono a costruire una sede estera. L’Op. 109 è la prima sonata dell’ultima trilogia (Op. 109-110-111) e mostra come Beethoven avesse compiuto un’evoluzione nella libertà del concepire sequenze di movimenti inusuali e nel creare un intero cosmo nel meraviglioso finale: il Tema con variazioni.
L’Op. 27 No. 2 (“Al Chiaro di Luna”) è diventata fin troppo famosa: Beethoven a volte si adirava del fatto che le persone dessero così tanta attenzione a questa sonata e non alle altre, che egli preferiva maggiormente. Liszt descrisse nel modo migliore i tre movimenti di questa sonata: “un fiore tra due abissi”. Certamente la dedica a Julie (“Giulietta”) Guicciardi, un’altra contendente al titolo di amata lontana, contribuì a creare la leggenda. Giulietta era nata a Reggio Emilia, il padre si trovava a Vienna per svolgere funzioni diplomatiche. Almeno uno dei suoi discendenti ha infatti dei legami con Ossuccio, in Tremezzina.
Il recital è dedicato alla memoria del mio più importante Maestro, Leon Fleisher, che ci ha lasciato il 2 Agosto 2020 all’età di 92 anni. Per una straordinaria coincidenza, sebbene lo conobbi per seguire le sue lezioni quando avevo circa vent’anni negli Stati Uniti, quando ancora non conoscevo queste storie, il Lago di Como e la Tremezzina erano destinati a giocare un ruolo chiave in momenti diversi di entrambe nostre vite. Leon visse su queste sponde quando era un giovane prodigio, durante l’adolescenza (negli Anni ’30), per studiare con l’illustre specialista di Beethoven, Artur Schnabel.
Quando arrivai in Tremezzina dieci anni or sono, ho pensato che probabilmente in questi luoghi avrei potuto trascorrere le tappe finali del percorso della mia vita. Ho studiato moltissimo le Sonate di Beethoven con Leon e possiedo ancora le registrazioni di quelle lezioni. La Tremezzina con il suo potere magico crea straordinari legami artistici tra diverse generazioni.
Info Utili:
Tariffe:
– Intero (in Loggia di fronte ai musicisti): € 30,00 / BIGLIETTI ESAURITI
– Visibilità Ridotta in Giardino: € 15,00 / BIGLIETTI ESAURITI
Durata:
80 min circa
Raggiungere la Villa del Balbianello a piedi:
La Villa è accessibile a piedi percorrendo il sentiero che parte da Via degli Artigiani a Lenno. Durata: 15/20 min circa.
Raggiungere la Villa del Balbianello in Taxi-Boat:
È possibile accedere alla Villa via lago, con il Taxi-Boat A/R a pagamento messo a disposizione dal Lido di Lenno (Costo: euro 10 a/r – euro 8 una sola tratta. Da pagare all’imbarco). Partenza alle ore 20:15 dal pontile del Lido di Lenno (si raccomanda estrema puntualità). Mascherina obbligatoria.
In caso di maltempo:
In caso di maltempo il concerto si svolgerà presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale della Tremezzina in località Ossuccio (CO).
Normative:
Il concerto rispetterà le norme di distanziamento sociale, in conformità con le linee guida e le disposizioni normative della Regione Lombardia e delle Autorità Nazionali.
Per tale motivo, i posti saranno limitati ed è consigliata la prenotazione online, tramite l’acquisto del biglietto.