Programma LacMus Festival 2023
Anche quest’anno LacMus Festival vi aspetta dal 6 al 17 luglio sulle sponde del Lago di Como e sulle colline della Brianza.
Siamo giunti alla settima edizione, che quest’anno ha come filo conduttore la figura dell’esule e l’idea di esilio, per onorare lo spirito di resilienza dei tanti grandi artisti che hanno dovuto affrontarlo. Il 2023 è infatti il 150º della nascita di Sergej Rachmaninov (1873-1943). Musicista profondamente radicato nella cultura, nella storia, nelle fiabe, nella fede religiosa della Russia, ivi compreso il culto dello Zar, Rachmaninov fuggì dalla sua patria dopo la rivoluzione di febbraio 1917, per non farvi più ritorno. Eppure, ovunque andasse, si portò sempre la Russia nel cuore e il samovar dentro casa. La sua poetica musicale — essa stessa una sorta di Romanticismo esiliato in un secolo ostile — ci racconta di come in lui la radice russa, amorevolmente preservata, si misurasse di continuo, anche se controvoglia, con la realtà che lo circondava: l’Occidente, il modernismo, l’America, e da ultimo perfino l’amico Stravinskij e il jazz. Tutti elementi che l’esule accoglie con diffidenza, non senza infinite cautele, in un lungo sforzo per riassorbirli goccia a goccia entro la matrice culturale dominante della Grande Madre russa.
Nel programma, la figura di Rachmaninov è affiancata volta a volta da altre che con lui condivisero il destino di esuli. Nel concerto di apertura, ad esempio, gli sono accostati l’esule polacco Fryderyk Chopin e l’esule ungherese György Ligeti. Più avanti compiono anche Igor Stravinskij, l’eterno viandante del Novecento, e Kurt Weill, l’ebreo comunista in fuga da Hitler, ambedue approdati negli Stati Uniti, al pari del boemo Bohuslav Martinů e dell’altro ebreo austriaco Erich Wolfgang Korngold. E una pagina come Après une lecture de Dante di Franz Liszt, ispirato all’esule italiano per eccellenza, Dante Alighieri, che gli italiani amano ricordare come un padre della lingua e cultura nazionali, preferendo dimenticare di averlo fatto prima di tutto fuggire infliggendogli una condanna a morte. E ancora Gioachino Rossini, esule volontario, prima dall’Italia e poi dal mondo dell’opera, trascritto per pianoforte a quattro mani da Arnold Schönberg, esule dalla Germania nazista, ma anche eterno esule interiore, nella solitudine autoimposta del suo utopico antimondo dodecafonico, da cui qui si prende una breve vacanza.
Anche questa edizione accoglie prestigiosi solisti di varie parti del mondo, come la pianista Hélène Mercier, già ospitata nel 2018, il violoncellista Jan Vogler, i soprani Anna Pirozzi e Christiane Karg e, come tradizione di LacMus Festival, un buon numero di giovani talenti, tra cui il violoncellista Jaemin Han dalla Corea del Sud, l’ucraino Illia Ovcharenko, recente vincitore della Honens International Piano Competition in Canada, e il suo coetaneo Luca Giovannini, pluripremiato violoncellista, due figli musicali del nuovo millennio. A fianco delle nuove generazioni, spicca inoltre la presenza straordinaria della Cappella Musicale del Duomo di Milano, la più antica istituzione musicale della città, nonché una delle più antiche al mondo.
Come ogni anno, LacMus Festival presenta una novità: la prima edizione del Premio per pianisti “Guglielmina Durini Litta contessa di Monza”, in omaggio alla nobildonna milanese del XIX secolo, che fu infaticabile promotrice culturale ed eccellente pianista. Il premio sarà assegnato nel corso della serata a Castello Durini, il 9 luglio.
Come sempre i concerti si svolgono in luoghi di grande bellezza artistica e paesaggistica: Villa del Balbianello, Villa Carlotta, Villa Melzi d’Eril a Bellagio, il Castello Durini ad Alzate Brianza, l’ormai tradizionale Passeggiata musicale lungo un tratto della Greenway del lago di Como, il Santuario della Beata Vergine del Soccorso (patrimonio Unesco), i giardini a lago nel Parco di Mezzegra, il Grand Hotel Tremezzo e infine due spazi nuovi: il Parco Teresio Olivelli e l’Abbazia di San Benedetto in Val Perlana, che si aggiungono ai tanti valorizzati dal Festival nel suo territorio.
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LacMus Festival collabora con diversi enti e istituzioni e con essi ha stretto alcune convenzioni che danno diritto a tariffe agevolate sull’acquisto dei biglietti. Scopri le convenzioni
Great Romantic Cello Sonatas
LOGGIA Intero: € 60,00 + commissioni / GIARDINO Intero: € 30,00 + commissioni
Sacred Dances
Intero: € 40,00 + commissioni
Anna Pirozzi “Over the Rainbow”
Intero: € 40,00 + commissioni
A Night at the Castle
Intero: € 50,00 + commissioni
Musical Meditation at San Benedetto
CONCERTO GRATUITO senza prenotazione
Musical Greenway
Intero: € 30,00 + commissioni
Aimez-vous Brahms?
Intero: € 40,00 + commissioni
A Rachmaninov Celebration
LOGGIA Intero: € 60,00 + commissioni / GIARDINO Intero: € 30,00 + commissioni
O Magnum Mysterium
CONCERTO GRATUITO - Prenotazione obbligatoria
Rhapsody in Blue “On the Waterfront”
Intero: € 30,00 + commissioni
Sunrise Concert
Intero: € 30,00 + commissioni
Closing Concert
Intero: € 50,00 + commissioni