Un suggestivo concerto all’alba sul lago, seguito da una sessione di yoga (facoltativa) e da una colazione offerta a tutto il pubblico.
Un recital tutto dedicato alla chitarra non può che gravitare intorno al repertorio iberico e ibero-americano, in questo caso con papà Bach a fare da unico contrappeso geografico. Un’occasione per riascoltare classici chitarristici come i bozzetti tardo-ottocenteschi di Francisco Tárrega, accanto a pagine assai meno battute, come quelle di Joaquín Rodrigo, di cui pure una, il Fandango, godette dei favori di Segovia. Accanto a loro, due maestri riconosciuti del repertorio americano per lo strumento: il brasiliano Villa-Lobos e il paraguayano Barrios.