Questo concerto si divide in due parti ben distinte. La prima è dedicata a un grande virtuoso del clarinetto di oggi, Anton Dressler, creatore di una musica che esplora a fondo le risorse tecniche ed espressive del suo strumento. La seconda parte è costruita intorno a Ravel, di cui si ascolta la Rapsodie espagnole in trascrizione per pianoforte e la giovanile Habanera; esse sono precedute e introdotte da pagine di due compositori iberici, Turina e Albéniz, e da una pagina di Liszt, Les jeux d’eau à la Villa d’Este, le cui immagini acquatiche preannunciano e preparano la ricerca timbrica raveliana.