Una scelta di pagine pianistiche di Gabriel Fauré, poco note e poco eseguite in Italia, può essere un’utile introduzione al suo mondo sonoro, rivolto verso l’introspezione e le atmosfere sognanti. Nel mezzo, però, vi è anche uno straordinario capolavoro di Luigi Nono, …sofferte onde serene…, per pianoforte e nastro magnetico (1976), che, a dispetto della distanza di linguaggio musicale, si muove in un analogo clima di rêverie, in cui le immagini sono ombre e non cosa salda.