Biografia

Teresa Iervolino è oggi una delle voci più apprezzate e richieste nel panorama lirico e sinfonico internazionale. Dotata di una vocalità straordinariamente duttile e di una presenza scenica magnetica, si è affermata nei maggiori teatri d’opera e sale da concerto del mondo.

Il suo amore per la musica è nato in tenerissima età: a soli otto anni inizia a studiare pianoforte, ma è il fascino del canto lirico ad attrarla irrimediabilmente diplomandosi in canto con il massimo dei voti e la lode nel 2011.

L’anno successivo segna l’inizio della sua ascesa nel panorama lirico: nel 2012 conquista il prestigioso 63° Concorso Europeo per Giovani Cantanti Lirici ASLICO, seguito da numerosi altri riconoscimenti in importanti concorsi internazionali, tra cui il Concorso Maria Caniglia e il Premio Etta Limiti.

Sempre nel 2012 debutta al Teatro Filarmonico di Verona nel Pulcinella di Stravinskij, avviando una carriera che l’ha portata a calcare i palcoscenici più prestigiosi: dall’Opéra de Paris al Teatro alla Scala, dal Teatro Real di Madrid al Bayerische Staatsoper di Monaco, passando per l’Arena di Verona, il Teatro San Carlo, il Teatro dell’Opera di Roma, la Staatsoper di Berlino, la Philharmonie de Paris, il Festival di Salisburgo, la Fenice di Venezia, il Rossini Opera Festival, il Maggio Musicale Fiorentino, e ancora l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Dutch National Opera, il Semperoper di Dresda, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e tanti altri.

La sua vocalità versatile le consente di spaziare con naturalezza dal repertorio barocco a quello contemporaneo. Tra i suoi ruoli più applauditi figurano Rinaldo di Händel, Orlando e Juditha Triumphans di Vivaldi, i grandi personaggi rossiniani come Rosina, Cenerentola, Isabella, Tancredi, Arsace, Ernestina e Andromaca. È interprete acclamata anche nel repertorio belcantistico e romantico, da Maffio Orsini in Lucrezia Borgia a Adalgisa in Norma, da Bianca ne Il Giuramento a Fenena in Nabucco e Quickly in Falstaff, ecc.

Il suo talento si esprime anche nel repertorio sinfonico e sacro: si è esibita nel Requiem di Verdi, negli Stabat Mater di Rossini e Pergolesi, nella Nona Sinfonia di Beethoven, nella Sinfonia n.1 di Scriabin, nella Petite Messe Solennelle e nel Requiem di Mozart, lavorando in sale come il Palau de la Música, il Wiener Konzerthaus, l’Auditorio Nacional de Madrid, il Festival MITO, l’Auditorio de Granada, la BBC National Orchestra of Wales, la Geneva Opera House e la Opera Antwerpen.

Ha collaborato con alcuni dei più grandi direttori d’orchestra contemporanei, tra cui Antonio Pappano, Marco Armiliato, Chung Myung-whun, Alberto Zedda, Christophe Rousset, Jean-Christophe Spinosi, Ivor Bolton, Fabio Luisi, Carlo Rizzi, William Christie, Marc Minkowski, Ottavio Dantone, Daniel Harding, Daniel Oren, Riccardo Chailly, Roberto Abbado e Michele Spotti, solo per citarne alcuni.

La sua discografia riflette l’eccellenza delle sue collaborazioni: ha inciso Partenope di Händel (nel ruolo di Rosmira) per Warner Classics Erato con l’orchestra Il Pomo D’Oro; la Betulia Liberata di Mozart (Giuditta) e Armida di Salieri (Ismene) per l’etichetta Aparté con Les Talens Lyriques diretti da Christophe Rousset; e la Messa di Gloria diretta da Antonio Pappano con l’Accademia di Santa Cecilia, ancora per Warner Classics.

Recentemente ha riscosso grande successo come protagonista in La Cenerentola al Maggio Musicale Fiorentino diretta da Gianluca Capuano, in Lucrezia Borgia all’Opera di Roma sotto la bacchetta di Roberto Abbado, e nello Stabat Mater di Rossini con Myung-Whun Chung all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Straordinario anche l’importantissimo debutto con i Berliner Philharmoniker nella Butterfly con il Maestro Kirill Petrenko.

Tra gli impegni futuri spiccano il debutto al Festival Verdi di Parma come Quickly in Falstaff, il ritorno al Teatro La Fenice con Enrico di Borgogna di Donizetti, il debutto di ruolo come Orfeo all’Auditorium de Tenerife, e due suoi cavalli di battaglia all’Opera de Marseille : Falstaff (Quickly) di Verdi e Ermione (Andromaca) di Rossini, entrambi sotto la direzione di Michele Spotti.